Troppi crediti in sofferenza per le banche: c’è bisogno di un condono

Il problema degli NPL (Non Performing Loans) delle banche europee ha raggiunto livelli molto preoccupanti. La società Kpmg ha infatti calcolato che, al momento, i crediti in sofferenza accumulati dagli istituti bancari ammontano 1,2 trilioni di euro, una cifra che purtroppo è destinata a crescere.

I debiti non saldati sono un problema anche tutto italiano; al momento nel Bel Paese gli NPL delle banche ammontano a 300 miliardi di euro, 200 dei quali sono sofferenze che hanno subito ingenti svalutazioni e che sono iscritte nei registri per un valore di soli 56 miliardi di euro.

Di fronte a una situazione così critica, non sono certo rari i casi di cessione del credito da parte delle banche a società terze, che si prendono in carico le somme creditizie, la cui validità è garantita dalla banca stessa. Ovviamente la somma che la banca riceve adottando questo tipo di soluzione non sarà mai pari all’ammontare effettivo dei debiti insoluti: si tratta di una soluzione di emergenza che di fatto accontenta solo chi si accolla i crediti, acquistandoli a un prezzo a lui molto vantaggioso.

Come fare dunque per risolvere questa complicata situazione finanziaria?

Secondo l’avvocato Dino Crivellari, ex Amministratore Delegato di Unicredit Credit Management Bank, il problema risiede nel fatto che coloro che non onorano i loro debiti sono per la maggior parte cittadini privati e imprese che realmente non riescono a pagare le banche perché colpiti dalla forte crisi economica che ha investito l’Europa nel 2008 e che ancora continua a mietere vittime.

Bisognerebbe dunque attuare una sorta di condono bancario tramite il quale le banche possano recuperare i 56 miliardi di euro attualmente in bilancio, evitando la cessione degli stessi ai fondi speculativi.

Gli istituti bancari devono tornare a fare credito alle imprese, ma, senza adottare una soluzione immediata e concreta come quella appena descritta, sarà molto difficile.

Perchè mettere in atto il condono bancario, anche detto New Deal? Perché di fatto apporterebbe alcuni significativi vantaggi; ecco qualche esempio:

  • azzerando le sofferenze le banche avrebbero meno bisogno di aumenti di capitale
  • ci sarebbe un miglioramento dei titoli azionari della banche
  • i cittadini e le imprese, sollevati dal peso dei debiti tornerebbero a guardare al futuro con più ottimismo
  • il sistema giudiziario si alleggerirebbe dal peso di migliaia e migliaia di contenziosi, finalmente chiusi una volta per tutte

Articolo scritto in collaborazione con Invenium